Jobs vorrebbe acquistare tutta la baracca.

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  1. Alsen
     
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    Topolino con l'iPod: Jobs potrebbe pensare all'acquisto della Disney

    L'iPod nelle tasche di Topolino o meglio Topolino come il nuovo testimonial del player di musica digitale più diffuso al mondo: la Apple potrebbe pensare a una maxi-operazione e studiare l'acquisto della Walt Disney. La suggestiva ipotesi di un nuovo scossone nel mondo dei media Usa è lanciata dal prestigioso settimanale Barron's sulla base di alcune considerazioni, molto semplici. E che Wall Street inizia a valutare: Disney sale dell'1,25% (a 28,33 dollari), Apple dello 0,57% (a 71,87 dollari).

    Innanzitutto, Steve Jobs, il numero uno della società di computer e grande azionista, sarà il primo socio individuale della Disney con una quota del 7% dopo che la sua Pixar (la società di cartoon di cui possiede poco più del 50%) ha accettato l'aggregazione da 7,4 miliardi di dollari con il gruppo media ed entertainment californiano. La posizione di Jobs è ancora più forte se si considera che l'ex ad della Disney, Michael Eisner detiene solo l'1,8%, mentre Roy, il fratello minore del fondatore della compagnia di animazione Walt e direttore onorario del gruppo, ha in portafoglio l'1% circa.

    In più, i successi legati alla nuova linea dei computer Mac e soprattutto dell'iPod hanno fatto lievitare il valore di Borsa della Apple che viaggia intorno ai 61 miliardi di dollari contro i 55 miliardi della Disney. «Credo - spiega Christopher Whalen, direttore generale della Institutional Risk Analytics, società di ricerche californiana - che abbia un'opzione disponibile considerando che la Disney è ora sottovalutata: Jobs potrebbe decidere di cogliere l'opportunità, rompendo gli indugi».

    Lo schema che potrebbe fare da collante, sottolinea ancora il settimanale, è l'unione di due compagnie che combinerebbero «il creatore di media digitale di nuova generazione e i marchi dell'entertainment ampiamente affermati nel mondo», vale a dire Apple e Disney.

    Jobs, in particolare, è riuscito puntando sulla tecnologia a convertire un business saturo e di nicchia, come nel caso dei computer Mac, in una società media altamente innovativa. Tutte qualità che unite alla cineteca, ai video, alle Tv (Abc e la sportiva Espn) e agli archivi di cartoon della Disney darebbero al nuovo polo, osserva ancora Whalen, «un forte potenziale di crescita».

    Per ora si tratta solo di ipotesi, ma l'ingresso di Jobs nel board della Disney, come previsto dall'accordo Pixar, potrebbe mettere in moto un'attenta riflessione. Che non potrebbe fare a meno del supporto del numero uno del colosso media, Robert Iger, grande sponsor dell'acquisto della società d'animazione di Jobs.
     
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  2. cartoni
     
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    ora è confermata la falsità della notizia.
     
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  3. [EliZA_TaYLOR-CoTTER-N.*1*]™
     
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    OK, grazie!
     
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  4. [E]™
     
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    Possiamo chiudere allora.

    TOPIC CHIUSO
     
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3 replies since 14/4/2006, 18:37   224 views
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