"La pianista bambina" di Greg Dawson

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  1. .kris
     
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    Per cinquant’anni della sua vita, il 25 dicembre Greg ha festeggiato con la famiglia il Natale e il compleanno di sua madre. E neppure un giorno, per mezzo secolo, ha sospettato quale enorme segreto potesse nascondersi dietro le candeline soffiate, i regali e gli addobbi. Un segreto che sua madre, a più di ottant’anni, decide di svelare. Ed è così, all’improvviso, che la storia, la Grande Storia, entra nella vita di Greg, con un consunto spartito di Chopin che la donna, musicista di talento, conserva religiosamente.

    Il racconto inizia molto tempo prima, in Ucraina, dove la piccola Zhanna, sostenuta dal padre, un pasticciere di Minsk, studia pianoforte rivelando da subito un talento non comune. Ma quando, nel 1941, i tedeschi invadono l’Ucraina e moltissimi ebrei, compresa la sua famiglia, vengono deportati verso i campi di sterminio, il suo sogno di bambina si trasforma in incubo. "Ci hanno messi in colonna, diretti a nord. Sapevamo che ci avrebbero uccisi, perché a nord non c’era niente. Mio padre allora mi diede la sua giacca e mi disse: ’Non m’importa come, ma vivi’". Da quel giorno, Zhanna non sarà più Zhanna. Si chiamerà Anna, invece. Avrà un nuovo atto di nascita, un nuovo compleanno, una nuova religione. Solo quello spartito di Chopin nascosto sotto i vestiti a proteggerla dalla follia e dall’orrore del mondo, unico brandello di infanzia che le è rimasto.
     
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