The Script

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Ignazio.
     
    .

    User deleted


    The Script



    The Script è il nome scelto da questo trio irlandese la cui musica può vantare quel tipo di ingegnosi espedienti artistici in grado di stravolgere qualsiasi pregiudizio. Un tipo di soul celtico assolutamente nuovo, che riesce a combinare in modo suggestivo il flusso lirico tipico dell’hip hop con la musicalità del pop, la produzione R'n'B d’avanguardia con genuine dinamiche rock, la costruzione classica della canzone con l’esposizione realistica del nostro tempo. Possiede tutto il sentimento e la passione che ci si potrebbe aspettare di trovare sull’altra costa del mare irlandese, ma risplende di una modernità autentica, universale nei ritmi sincopati. Musica per i piedi, per il cuore e per la testa. Pensate agli U2 vs. Timbaland, Van Morrison remixato da Teddy Riley.

    Danny e Mark si sono conosciuti nei primi anni dell’adolescenza nel quartiere di James Street a Dublino, nei pressi della fabbrica di birra della Guinness. Li unisce la comune ossessione per la musica e in particolare l’amore per la black music americana.

    Non passa molto tempo dal giorno in cui Danny e Mark stringono il sodalizio di composizione e produzione prima che il loro eccezionale talento venga riconosciuto. Con grande stupore ricevono un invito a trasferirsi negli Stati Uniti per collaborare con alcuni dei loro eroi di sempre nel campo della produzione. Tra questi vi sono alcune delle leggende R'n'B come Dallas Austin, Teddy Riley, The Neptunes e Rodney Jerkins.

    Danny e Mark collaborano come team di lavoro “dietro le quinte”, realizzando demo per altri artisti, ma quando incontrano il batterista Glen, anche lui di Dublino, la loro storia prende un nuovo corso. Pur non avendolo mai sentito suonare, la sintonia è tale che Mark invita Glen per una vacanza di lavoro a LA. "Ha semplicemente fatto mangiare la polvere a tutti quei musicisti da studio di LA," racconta Mark divertito. "E’ il batterista più forte sulla scena, con un’energia autentica e un swing incredibile. Glen è tra l’altro anche un fantastico chitarrista e tastierista e sa cantare sul serio."

    Una sorta di prodigio balzato fuori dalla scena dublinese, Glen suonava nelle session da quando aveva 15 anni e usava i guadagni per lavorare su un progetto solista nello studio di casa. Il progetto viene accantonato quando inizia la sua collaborazione con Mark e Danny, che frutta tre brani in una settimana. "E’ come se avessi trovato la mia dimensione suonando con questi ragazzi," racconta Glen. "Con nessuna band mi era mai capitato di potermi esprimere in tale libertà."

    "Singolarmente avevamo tutti le nostre qualità innate, ma messi insieme tutto raggiungeva un livello superiore," commenta Danny.

    E così il progetto The Script va in produzione. Purtroppo da allora non sono state solo rose e fiori. Quando la madre di Mark si ammala in modo terminale il trio ritorna a Dublino perché Mark possa starle vicino lavorando nel suo vecchio studio di James Street. "Quell’esperienza ha toccato le corde del mio cuore in maniera indelebile," ammette Danny. "I testi sgorgavano in modo naturale." La madre di Mark se ne va dopo dieci mesi. Quattro mesi più tardi il padre di Danny, anche lui musicista professionista, viene improvvisamente a mancare per un attacco di cuore. "Ero tornato a casa perché Mark potesse passare del tempo con sua madre, senza sapere quanto prezioso fosse il tempo che potevo passare con mio padre," confessa Danny. "Ma da tutte queste traversie sono nate le canzoni. E’ stato il periodo in cui ho capito davvero quando la musica fosse vitale per me: è stata la forza che mi ha fatto superare i momenti più bui."

    Il singolo di debutto del trio, 'We Cry', viene pubblicato da Phonogenic/ SonyBMG nell’aprile 2008. E’ qualcosa di veramente speciale, l’espressione intensa della battaglia quotidiana della vita che sa essere nel contempo desolante ed edificante. "Non emerge un grande senso di speranza dal brano, in fondo non per tutti la vita è piena di speranza," spiega Danny. "Non per tutti esiste il lieto fine. Ma da tutto ciò che è andato storto nella nostra vita e nella vita degli altri, si leva un comune messaggio ‘together we cry'. Finché saremo uniti troveremo il modo per condividere il fardello."

    Il loro album d’esordio, intitolato provvisoriamente 'Rusty Halo', seguirà a breve. Il titolo non ci rimanda soltanto al classico e combattuto sentimento irlandese cattolico ma racchiude anche la lotta per la moralità in un mondo in cui le circostanze sembrano giocare sempre a sfavore dei bravi ragazzi. Anche l’album promette di essere qualcosa di veramente speciale. "C’è un’intera vita in queste canzoni," svela Mark. "Non vengono scritte in dieci minuti. Ogni brano ha bisogno di cure e nutrimento, è in continua evoluzione. Questo è un viaggio che ci fa attraversare continui cambiamenti. Non sono mai riuscito a percepire ciò che The Script esattamente rappresenti, non penso neppure che dovrei. So solo che mi colpisce nel cuore e, quando suoniamo, sembra colpire anche il cuore di tanta altra gente."

    Prepariamoci quindi ad emozionarci con The Script
     
    .
0 replies since 14/2/2010, 18:33   15 views
  Share  
.